22
mar
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la facoltà di giudizio, poethika | 4 Comments »
Siamo a questo.
Siamo alla violenza democratica.
Virulenta
democrazia.
Siamo a groppuscoli armati di spranghe
o TELEFONETTI.
Perchè se il terrorismo non esiste più, oggi esiste scienza della comunicazione.
Squadrismo degli intelligenti.
La verità ASSOLUTA dell’omologazione.
La verità di chi sta sempre dalla parte della RAGIONE.
Esiste la scuola di marketing.
Esistono tanti piccoli Muccino ed che fanno all’Amore 14.
Violenti di pacifismo.
Violenti di smaglianti sorrisi dietro la faccia del CHE.
CHE guardano da dietro il nero fumé dei rayban.
Mortimarciti
Siamo così.
Siamo a questo.
Come sugli alberi le foglie.
Ma un vomito sporco
li coprirà
col suo tanfo vitale
vincerà contro l’amore per FORZA
o l’amore della FORZA.
Intanto vomito
insieme
a te.
Tags: amore, casapound, comunisti, fascisti, spranghe
16
nov
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Il libro dei sogni, la facoltà di giudizio, poethika, stupernità | No Comments »
Da oggi la tele si esprime solo per interminabili formicolii. E non avevo mai pensato a quanto fosse stuperno uno schermo formicolante.
Certe scoperte fanno bene all’anima.
Anche l’assenza della pubblicità fa bene all’anima.
Switch off.
E nel nero del segnale che se ne va – del segnale che muore e risorge digitale – ombre oscure hanno turbato la mia notte.
L’indecisione, intanto.
Avrei potuto comprarlo quel maledetto decoder.
Avrei potuto farmi un’esistenza televisiva nuova di zecca.
Avrei potuto approfittare della grande opportunità, la scelta che aumenta per l’utente soddisfatto.
La libertà del telecomando moltiplicata per 100.
Le facce della politica che mi si replicano su unmilionetrecentomilaCANALI.
E le visioni, sublimi e terribili.
Mi sfrecciavano nei sogni culi e tette rifatte.
Il botulino per il ragazzino.
I denti bianchi e le sfere colorate immerse in acqua a 40° (QUARANTAGRADI!).
Assorbenti e gonfiori di stomaco.
Nello scorrere interminabile della pellicola REM realizzo che nessuno potrà più informarmi sulle conseguenze di una corretta alimentazione.
E poi, le ombre più oscure di tutte.
Mi compare in sogno Maurizio Costanzo che si trasforma lentamente, inesorabilmente, in Jabba the Utt, e sbava, lento, sul mio cuscino.
Vuole rendermi suo schiavo.
Azzurrovestita come madonna televisiva, arriva lei. Maria de Filippi.
E la sua voce viene da una caverna profonda fino nel mezzo delle viscere della terra e le sue mani sono lunghe come quelle della Sorella Secca.
E poi c’è mia nonna, che mi chiama.
Dopo lo switch-off anche chi aveva già comprato il decoder dovrà partecipare al rito collettivo.
Il grande sortilegio digitale che tutti i canali imposta e riordina intelligentemente.
Magicamente.
—————- Hai già impostato i preferiti nel tuo decoder? —————-
Il grande sortilegio, si.
E mentre esercito la potenza dell’interfaccia lei, la nonna, dice.
“…perché c’avevo pure pensato a lasciare perdere… ma casa, oggi… m’ha fatto un’impressione strana”
L’elettricità era venuta meno, o meglio, l’elettricità impazziva sul fosforo, di formiche nere su polvere bianca.
E mancherà anche a tutti gli altri televisori stuperni l’elettricità.
Quelli lasciati a marcire nei container delle Oasi Ecologiche, che non si congiungeranno mai ad un decoder, benché nuovi, nuovissimi.
Essi non godranno dell’ebbrezza dei cento canali.
Tags: decoder, roma, switch-off, televisione
16
feb
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poethika | 1 Comment »
Annegati i ritardi, altri ancora dovrai annegarne.
Soffocali. Scrivi.
Annega lo sguardo, piuttosto.
Regard.
Annegata la solitudine altra ancora trovarne per scrivere.
E nessuno ti perdona.
E da solo ti trovi il senso di questa
……………………………….
banca dati.
……………………………….
Memoria assistita.
Non ho perso lo sguardo.
Almeno ho guardato.
Annegati i ritardi, altro tempo, ancora, annegato.
Annegato, otto mesi.
Respira: ti soffoca la rete.
Artmobbing cerca di ricomparire, e non è in grado, forse, di promettere o mantenere.
27
giu
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poethika | No Comments »
La vue avant tout.
Après tes yeux seront les miens,
Après,
Viendra l’ouïe.
Et tes oreilles
à moi
et à la planète.
Et à ce bruit qui nous entoure.
Viendra la dernière
La vague tactile
Et alors
seront nous la planète
la planète nous.
13
set
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Il libro dei sogni, poethika | No Comments »
Vedi?
Sarà come schivare
La rosa della botta
Passare in questa maglia stretta
di zero ed uno
Ed evitare il suicidio
Ma
Non sarà poi tanto originale
Non come, almeno, la mela
al cianuro
di chi sapeva
Allora più di ora.
24
giu
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poethika | No Comments »
E che succede al mio cerebro
Leso
Vedi? Alle spalle non ho che fatti
Senza senso
E mi sto giorno e notte in questa luce
Che viene da lontano
Nelle trame di una rete
Orgia
Vanitosa gravità
Vanità di Vanità
Jusqu’à en perdre le souffle
Perché tutto ciò che faccio
- I miei fatti
Da disperdersi nel riso di un DIO ridicolo -
Semplicemente
non esiste
O esiste solo tenue
In questo bagliore.
E si che è stata una perdita d’equilibrio
Incontrare questa scesa del tempo
Come sotto la pioggia, sottile, di Parigi
E questa bolla africana
Che scalda Roma ed il clima ne
FUNESTA
Come al secco
il tino
Il vino, attende.
1
giu
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poethika | No Comments »
photocredits – artMobbing – rk22.com
Questa assenza di sonno
Che mi toglie il soffio
Che istiga destino a destino
E che intasa
i polmoni
E questa assenza di sogni
Che stravolge le mie notti
Come all’uscita di una veglia forzata
Solstizio ostile
Dove il giorno è giorno
E dove vorrei che fosse notte