minima digitalia

scritto domenica 24 giugno 2007 alle 14:49

minima digitalia - copyright ArtMobbing - rk22.com
E che succede al mio cerebro
Leso
Vedi? Alle spalle non ho che fatti
Senza senso
E mi sto giorno e notte in questa luce
Che viene da lontano
Nelle trame di una rete
Orgia
Vanitosa gravità
Vanità di Vanità
Jusqu’à en perdre le souffle
Perché tutto ciò che faccio
- I miei fatti
Da disperdersi nel riso di un DIO ridicolo -
Semplicemente
non esiste
O esiste solo tenue
In questo bagliore.

E si che è stata una perdita d’equilibrio
Incontrare questa scesa del tempo
Come sotto la pioggia, sottile, di Parigi
E questa bolla africana
Che scalda Roma ed il clima ne
FUNESTA
Come al secco
il tino
Il vino, attende.

rispondi e commenta qui, oppure fai un trackback (!?) dal tuo sito.

lascia un commento

Altri articoli in Paris Mushrooms

molleindustria: alienazione

Molleindustria è una vecchia conoscenza internettiana. Mi aveva particolarmente divertito con il gioco di strategia in flash d'allure "no-global", tutto dedicato al mcDonald's, in cui lo scopo era far profitti, ed i mezzi per raggiungerli un mix di marketing demagogico e deforestazione. Archiviati...

ossa

Lavato al sole E le mie ossa Ho raccolto dalla                         POUBELLE                        ...

Allah, Google, i pescivendoli [II]

Alle 13.30 però Parigi me la dimentico per davvero. Dimentico tutto, anzi. E mi pare di affondare in un sogno magnetico. Vedo tutto dietro una lente di plastica. La luce parassita entra in un istante e solca lo sguardo di taglio. Lunghe righe convesse tracciano la superficie umida delle mie iridi. Bagliori. Mi...

turing

Vedi? Sarà come schivare La rosa della botta Passare in questa maglia stretta di zero ed uno Ed evitare il suicidio Ma Non sarà poi tanto originale Non come, almeno, la mela al cianuro di chi sapeva Allora più di ora....

gelatina & fotoni: ancora arabi [parte IV]

Non prendetemi per matto. Lo sono. Ma in parole povere, poverissime, dico: «mais ce n'est pas numérique, monsieur... argentique: on peut pas effacer... on peut pas voir...» Ma quello insiste. Droit à l'image. Ma la donna era di spalle. effacer effacer effacer effacer effacer effacer E...

gelatina & fotoni: ancora arabi [parte I]

Questa volta hai proprio esagerato. O è Parigi che ha esagerato. O la televisione. Quella però, a dire il vero, esagera sempre. E quindi non mi trovo a navigare, stavolta, ma mi sto nei miei pensieri. Lo sguardo si chiude dentro al parallelepipedo della scatola ottica.Quadrato di specchi quadrati. Dicono...

annegato. sguardo.

Annegati i ritardi, altri ancora dovrai annegarne. Soffocali. Scrivi. Annega lo sguardo, piuttosto. Regard. Annegata la solitudine altra ancora trovarne per scrivere. E nessuno ti perdona. E da solo ti trovi il senso di questa ..................................... banca dati. ..................................... Memoria...

gelatina & fotoni: ancora arabi [fine]

SENZA IMMAGINE Già. Perché capisco che ora, a questo punto della storia, quando intorno a me ci sono dieci persone e nessuno nella rue faubourg du temple che si ferma. Perché capisco che ora. Proprio ora. Devo togliere la pellicola amata dalla macchina fotografica. Lanciarla in terra. Perché...