Per farla finita col giudizio della luce (I)

scritto venerdì 6 luglio 2007 alle 22:13

MANIFESTO ANTI-ILLUMINISTA
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Un problema religioso fra oriente ed occidente non esiste.

Finché non ci convinceremo di questo dato elementare il conflitto fra est e ovest e fra nord e sud del mondo non verrà mai riportato alla sua realtà, e cioè ad uno scontro che possiamo agevolmente riconoscere in fenomeni simmetrici e vecchi più o meno cinquecento anni: Colonialismo ed Imperialismo.
Due VIRUS ideologici che più o meno a partire dal 1600 (a ridosso cioè dei primi sintomi della civiltà moderna occidentale) hanno pensato di poter rappresentare il giusto ed il migliore su scala globale, traslando in politica l’idea della prospettiva ottica centrale inventata nel Rinascimento.
Un unico punto di vista. Ed il mondo a girare intorno.

Per di più oggi la religione ha perso il ruolo di “persuasore occulto” che gli si assegnava in certi conflitti dell’antichità. Nel nostro mondo la religione è stata sostituita dai teleschermi, molo meno impegnativi e molto più convincenti di qualsiasi sacerdote instrumentum regni.
Qualche passo insomma da Spinoza in poi è stato fatto, il media è cambiato, il risultato è lo stesso.
Abbiamo inventato un nuovo misticismo laico, fatto di feticci e fantocci fluorescenti, nuova idolatria magnetica, luminescente, virtuale.
Cosa avrebbe pensato Platone dei nuovi simulacri, se alla sua epoca riteneva sufficiente l’arte per un abbandono della verità?
Cos’è il infatti VIRTUALE se non il definitivo allontanamento dalle idee, l’irreversibile abbandono del Iperuranio, mondo delle idee metafisiche?
Il simulacro ha oggi sviluppato una forza di persuasione prima imprevedibile, e nel giro di qualche anno decisamente più capillare.
L’intervento delle nuove tecnologie nella comunicazione aumenta la circolazione della menzogna. E la menzogna diventa vera in modo direttamente proporzionale al numero di bocche che la pronunciano.

Basti un esempio fra tutti, il più scontato. La guerra in Iraq, dove le mai scoperte armi di distruzione di massa – tema centrale di chi era in favore di un attacco a Saddam – si sono trasformate nella bocca stessa di Tony Blair in una vulgata di poco conto, in una informazione sbagliata finita nelle mani dell’intelligence.
Uno dei principali promotori del conflitto iracheno e partner privilegiato degli Stati Uniti nella missione di liberazione del medio oriente smonta la teoria centrale alla base del conflitto, eppure le reazioni politiche a questo dato di fatto sono state nulle.
Nel contemporaneo i fatti non ci consegnano una interpretazione ed una rilettura dei fenomeni del passato. E ben presto con la centralizzazione delle basi dati del sapere a livello globale saremo in grado, come in 1984, di modificare il passato in funzione del presente.

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una risposta a “Per farla finita col giudizio della luce (I)”

  1. [...] Siamo a questo. Siamo alla violenza democratica. Virulenta democrazia. Siamo a groppuscoli armati di spranghe o TELEFONETTI. Perchè se il terrorismo non esiste più, oggi esiste scienza della comunicazione. Squadrismo degli intelligenti. La verità ASSOLUTA dell’omologazione. La verità di chi sta sempre dalla parte della RAGIONE. [...]

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